“Ho scelto di regalarlo a tutti. Se non ho potuto evitare che Fables finisse in cattive mani, almeno in questo modo posso fare in modo che finisca anche in molte buone mani. Credo davvero che al mondo ci siano ancora più persone buone che cattive, quindi la considero una forma di vittoria.” Bill Willingham
Le leggi attuali sono un’accozzaglia di accordi poco etici per mantenere i marchi e i diritti d’autore nelle mani delle grandi aziende, che possono permettersi di comprare i risultati che vogliono.
vorrei che ogni proprietà intellettuale fosse di proprietà del suo creatore originale per un massimo di vent’anni dal momento della prima pubblicazione, per poi passare al pubblico dominio e poter essere utilizzata da tutti. Tuttavia, in qualsiasi momento, prima che il periodo di vent’anni si esaurisca, il titolare della proprietà intellettuale può venderla a un’altra persona o a un’entità aziendale, che ne può avere l’uso esclusivo per un massimo di dieci anni. Tutto qui. Poi non può più essere rivenduta. Diventa di dominio pubblico.
Leggerlo scritto da qualcuno direttamente interessato, e vedere come lo mette in pratica, devo ammettere fa un certo effetto.
Beh, per fortuna non è l’unico. L’esempio più eclatante ey forse Cory Doctorow, che lotta da sempre contro il DRM, e ha rilasciato su licenza creative Commons molti dei suoi romanzi
Apprezzo, veramente tanto
Mentre stavo facendo un giretto per il gruppo, incappo in questa segnalazione e approfondisco la faccenda. Che ovviamente è proseguita con la risposta della DC Comics che non considera Fables in pubblico dominio.
La cosa è in qualche modo complicata dal fatto che i personaggi di Fables, come ricorda Casey Donahue su Screen Rant, sono già in pubblico dominio, quindi di fatto se domani un fumettista se ne uscisse con una serie con questi personaggi che operano a New York, magari ideandosi una background story differente dall’esilio da favolandia, la DC Comics non potrebbe obiettare alcunché.
Ad ogni buon conto l’ultimissimo aggiornamento sulla faccenda risale al 24 settembre 2023 quando nel blog su sibstack di Bill Willingham è comparso il suo ultimo post.
Se non ci sono stati altri aggiornamenti sospetto che ciò sia dovuto al lavorio sottotraccia degli avvocati: la conclusione della faccenda sarà di fatto dettata da un qualche cavillo presente nel contratto tra lo sceneggiatore e la major. Ovviamente non nascondo di tifare per Willingham!