Non mi sembra che stia avendo un gran successo, tra quel che vedo in edicola e fumetteria. E in ogni caso a me Ortolani è da anni che non fa più ridere.
Non mi sembra che stia avendo un gran successo, tra quel che vedo in edicola e fumetteria. E in ogni caso a me Ortolani è da anni che non fa più ridere.
Che poi la cosa venne (più o meno) aggiustata anni dopo con la classica operazione di retro-continuity da Judd Winick dopo che Jeph Loeb e Jim Lee riportarono l’attenzione dei lettori su questo personaggio. La sua reintroduzione è stata piuttosto interessante, quindi sarà altrettanto interessante leggere la versione di J. M. DeMatteis, soprattutto per capire che caratterizzazione darà a Jason Todd.
Non è per rompere le uova nel paniere ma, da blogger vecchia scuola, per esempio in questo passaggio:
Alcuni studi mostrano che il collasso del modello si verifica in modelli semplici come i Gaussian Mixture Models ed i Variational Autoencoders, nonché in Modelli Linguistici più complessi. Anche una taratura del modello durante l’addestramento non impedisce il collasso del modello nei modelli linguistici.
avrei probabilmente messo almeno 2 o 3 link ai paper utilizzati per scrivere questo passaggio. Poi magari c’è una fonte terza che ha già esaminato e rimuginato la faccenda, solo che manca anche questa fonte terza. E poi, sebbene sia scritto del warning iniziale che
la cosa sarà per voi chiarissima, anzi abbagliante nella sua semplicità
ed effettivamente lo è, ciò però non vuol dire che mi debba mettere a cercare le fonti e ripercorrere la stessa ricerca dell’autore, che poi ho alla fine abbastanza materiale per scriverci io stesso un post. O, nell’ottica di un lettore non del “mestiere” (nel senso della comunicazione scientifica), si prende quanto scritto come “oro colato”.
Interessante e ci potrei pure fare un pensierino, anche se su questo campo sono uno che fa alla vecchia maniera: backup su drive esterno.
Ai link proposti prima aggiungo: questo che ristampa l’articolo di Umberto Eco (uno dei curatori del volume, edito da Laterza) con tanto di ristampa intergrale di una delle storie (la stessa cosa viene fatta anche qui); questo articolo con un’ampia selezione di vignette da una delle storie del volume. Altre immagini si trovano su siti di vendita come qui e qui.
Ripesco molto volentieri questo post in un momento di pausa, visto che mi ha permesso di scoprire una recensione ospitata su jstor che, secondo me, è piuttosto interessante, e soprattutto ho scoperto che alcune copie del fumetto sono persino in vendita su AdeBooks (e non ho voluto proseguire oltre in questa ricerca: chissà quante altre copie avrei trovato!) a una trentina di dollari l’uno.
Il movimento della Terra vol. 5 - recensione https://edu.inaf.it/rubriche/libri/il-movimento-della-terra-passaggio-di-consegne/
Il movimento della Terra vol. 4 - recensione https://edu.inaf.it/rubriche/libri/il-movimento-della-terra-cambiare-il-mondo/
Il movimento della Terra vol. 3 - recensione https://edu.inaf.it/rubriche/libri/il-movimento-della-terra-le-fasi-di-venere/
Il movimento della Terra vol. 2 - recensione https://edu.inaf.it/rubriche/il-movimento-della-terra-occhi-su-marte/
Il movimento della Terra vol. 1 - recensione https://edu.inaf.it/rubriche/libri/movimento-terra-uoto-dynit/
Sono sbarcato da poco su Lore. Vedrò cosa riesco a fare, anche se la maggior parte del fumetto italiano che leggo è disneyano
Mentre stavo facendo un giretto per il gruppo, incappo in questa segnalazione e approfondisco la faccenda. Che ovviamente è proseguita con la risposta della DC Comics che non considera Fables in pubblico dominio.
La cosa è in qualche modo complicata dal fatto che i personaggi di Fables, come ricorda Casey Donahue su Screen Rant, sono già in pubblico dominio, quindi di fatto se domani un fumettista se ne uscisse con una serie con questi personaggi che operano a New York, magari ideandosi una background story differente dall’esilio da favolandia, la DC Comics non potrebbe obiettare alcunché.
Ad ogni buon conto l’ultimissimo aggiornamento sulla faccenda risale al 24 settembre 2023 quando nel blog su sibstack di Bill Willingham è comparso il suo ultimo post.
Se non ci sono stati altri aggiornamenti sospetto che ciò sia dovuto al lavorio sottotraccia degli avvocati: la conclusione della faccenda sarà di fatto dettata da un qualche cavillo presente nel contratto tra lo sceneggiatore e la major. Ovviamente non nascondo di tifare per Willingham!
Tempo addietro usavo Access di Microsoft (quando ancora usavo Windows, per dire qualcosa come una ventina di anni fa). Poi ho smesso. Non so bene perché: probabilmente il passaggio a Linux (Ubuntu per la precisione), o forse la constatazione che la mia memoria funziona senza grossi problemi, del tipo mi basta la copertina per capire se un fumetto l’ho letto o meno! In effetti ultimamente ho avuto qualche salto a vuoto (capita soprattutto quando i fumetti li copro ma non li leggo… per fortuna un numero di volte inferiore alle dita di una mano!). Ora sto cercando di recuperare il mio account I.N.D.U.C.K.S. almeno per tenere traccia della collezione disneyana che ho in fase di riorganizzazione. Per gli altri, per ora, non ho pensato a nessuna soluzione, anche perché la collezione seria è quella disneyana. Sui supereroi, invece, non ho più la pretesa completista che avevo fino a una quindicina di anni fa.
Sai, da suo storico lettore (dai tempi di RMC, che la rivista autorpodotta in Calabria non era per nulla semplice averla…) e avendolo intervistato due o tre volte, oltre alle varie presentazioni cui ho assistito, ultimamente ho avuto la sensazione che si sia in qualche modo chiuso sui suoi stessi cliché, senza riuscire a dire qualcosa di veramente nuovo (almeno relativamente alle storie che porta avanti). E questo, purtroppo, incide molto soprattutto quando di risate te ne fa fare poche.